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venerdì 11 ottobre 2019
IL "PORTALE DEI DUE ORIZZONTI"
Si accostò piano, sempre con lo sguardo basso, poi
salutò:
“O
Residenza-del-Mistero, omaggio a te.
Io
sono venuto a te.
Concedi che io abbia possesso...”
Come per incanto, alle spalle del Portale il grande
bagliore andò pian piano smorzando, consentendogli di spingere in avanti lo
sguardo e di avvertire una strana percezione: quella di muoversi in uno spazio
senza tempo. Né fine, né principio. Uno spazio dilatato dai Due-Orizzonti,
ognuno dei quali corrispon denti ad una emozione dello spirito: la capacità di
leggere i propri sentimenti riflessi nel Libro-della-Natura.
Due-Orizzonti spalancati davanti a lui. Due
battenti. Cielo e Terra: Nut e Geb, Signora del Cielo e Signore della Terra, i
Due Amanti Divini, divisi dalla gelosia di Shu, Signore dell’Aria, che soltanto
lì, all’Orizzonte, potevano incontrarsi, abbracciarsi ed amarsi.
In nessun’altra parte dell’Universo!
Soltanto all’Orizzonte
Geb stava sdraiato sulle cime dirupate
dei monti, Nut, la
bellissima Signora-del-Cielo, era distesa sopra di
lui, in un abbandono amoroso e sensuale. Ogni linea, ogni curva, ogni ansa del corpo di lei, sinuoso e morbido, si
fondeva perfettamente con gli incavi, i rigonfiamenti, le linee di lui. Erano
di una bellezza incomparabile. Indescrivibile. Divina. Il volto di Nut, diafano e come attraversato
dal sole, di una purezza assoluta, era incorniciato da capelli di lapislazzulo
blu, che spargevano sul suo volto e su quello di Geb, una luce azzurrina. Le
labbra carnose e sensuali, cercavano quelle dell’amato, altrettanto carnose e
sensuali. Le mani, affusolate e bianche, accarezzavano il capo e il corpo di
Geb e quando si staccavano, nel vortice della passione, toccavano frementi,
cerri e nembi, strizzandoli e mutandoli in pioggia oppure staccavano picchi di
rocce che cadevano in acqua formando isolotti.
Gli Amanti Divini!
Djoser conosceva la loro storia d’Amore. Profonda ed
osteggiata. In tanti gliela avevano raccontata: suo padre, sua madre, l’amico
Thaose e lo stesso Anubi, il suo Divino Protettore, una sera, alle fiamme di
un bivacco.
Geb e Nut, figli di Shu e Tefnut, si amavano
follemente che erano ancora nel seno materno e quando si affacciarono a questo
mondo, erano strettamente e sessualmente avvinghiati.
Né si separarono dopo la nascita.
Quel loro amore sconfinato, però, suscitò la gelosia
di Shu che decise di separarli e vietò loro di amarsi. Per farlo, il potente
Signore-dell’Aria sollevò la figlia sulle braccia e ve la tenne sospesa con due
Pilastri: Djet e Neheh: le Due Eternità, così
che mai più i due potessero amarsi.
Un solo luogo restava, nell’Universo, dove i due
Amanti-Divini potevano incontrarsi: l’Orizzonte, là, dove Cielo e Terra si congiungono in una
linea invisibile che, però, li cattura entrambi.
Djoser staccò lo sguardo dai due
Esseri Divini.
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