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martedì 22 luglio 2014

KA-F-RA o KEFREN


KEFREN... e la Sfinge




Il nome di questo gigante della IV Dinastia dei Sovrani d'Egitto é legato soprattutto alla costruzione della Piramide e della Sfinge, una delle tante raffigurazioni del Sovrano.
Figlio di Keope, egli succedette al padre dopo il breve regno di un altro fratello, Djedefra,  e come questi, anch'egli inserì nella lista dei titpoli quello di "Figlio di Ra", a  dimostrazione dell'affermazione del culto solare nel  Paese.

Kafra, il nome egizio, significherebbe: Ra quando sorge.
 Sotto il regno di questo Sovrano non pare vi siano  stati eventi storici di rilievo. In realtà, il Paese attraversò un periodo di pace e prosperità e lo dimostrano  proprio la Piramide e la Sfinge fatte da lui costruire.
Tendenziose e falso, dunque, il giudizio dello storico greco Erodoto il quale già s'era espresso assai durmente nei confronti di Keope. Secondo Erodoto, infatti, egli sarebbe stato un tiranno proprio come suo padre ed ecco in che termini si esprime:
"... gli egiziani, per odio, questi Re non vogliono neppure nominarli."
E aggiunge, tralasciando il particolare non trascurabile che si sta esprimendo su fatti risalenti e tremila anni prima:
"Le Piramidi erano attribuite al pastore Filitis che in quel periodo pascolava in quei luoghi."
Oggi lasciamo che queste affermazioni si commentino da sole.

Chi era questo Filitis?
In realtà, chi sia questo Filitis nessuno lo sa (sicuramente non lo sapeva Erodoto), ma si tende a collocarlo nell'epoca delle invasioni di popolazioni settentrionali  provenienti  dal Medio Oriente. Così facendo, però, si fa un salto  cronologico di almeno mezzo millennio.
Oggi nessuno fra gli studiosi e storici seri e preparati crede più alle calunniose favole raccontate per secoli
KEFREN... e la Sfinge
La Sfinge, questo straordinario monumento è assurto a simbolo dei misteri che ancor oggi circondano la civiltà egizia, porta il volto di questo Faraone e risale al 2570 a. C.
Corpo leonino e testa umana, sulla fronte  l’urex, il cobra reale, la Sfinge simboleggia la natura divina del Faraone e nella storia dell'arte dell'uomo non c'è nulla che soprende quanto questo volto, simbolo del più profondo mistero.
Durante lo scorrere di tutti questi secoli, non c’è stata generazione capace di sottrarsi al suo fascino enigmatico.
Per gli Arabi era Abu-el-hol, ossia, “Padre della paura”, a testimonianza dei sentimenti di timore che l’immenso colosso di pietra era capace di suscitare in gente superstiziosa che la credeva una raffigurazione del male; per gli Antichi Egizi, però, era la Shepes-ank, “L’Immagine Vivente”, provvista di Ka e Ren = Spirito e Nome.
Imponente ed enigmatico, fin dall’antichità, questo colossale felino di pietra ha alimentato leggende ed aneddoti. (talvolta anche riprovevoli)
Ricordiamo il faraone Thutmosis IV che, ancora ragazzo, a seguito di un sogno in cui la Sfinge gli prometteva il trono se l’avesse liberata della sabbia che minacciava di seppellirla, le dedicò una stele. I Mamelucchi, qualche millennio dopo, l’aggredirono a cannonate, portandole via il naso e, più recentemente, avventurieri senza scrupoli usarono la dinamite per penetrare al suo interno nella speranza di trovarvi tesori.

RE SCORPIONE


RE SCORPIONE e la Dinastia "O"

RE  SCORPIONE e la Dinastia "O"
Studiosi ed egittologi hanno diviso (per comodità) la Storia egizia in lunghi periodi: Antico, Medio e Nuovo Impero, interrotti da  un  Primo e Secondo periodo Intermedio in cui si susseguirono 30 Dinastie.
Sulle prime Dinastie, però, ancor oggi vi sono dubbi ed incertezze circa la datazione e gli stessi Sovrani. Cosicché, si è circoscritto un periodo (e le sue vicende) racchiudendolo in una “DINASTIA O”  antecedente al 3.200 a.C.
Nella presentazione di alcuni Faraoni noti e meno noti, partiremo proprio da uno di questi Sovrani appartenuto alla Dinastia O e conosciuto con il nome di:
RE SCORPIONE

Fu l’ultimo Sovrano della Dinastia 0.
Va precisato che non si trattava di veri e propri sovrani, ma di capi e principi locali.
Secondo le antiche credenze religiose e storiche, in Egitto in origine regnavano gli Dei, cui succedettero i Semi-Dei, i quali prepararono l’avvento al trono agli uomini.  Re Scorpione, secondo la tradizione, fu l’ultimo dei Re Semi-Dei.
Comparve sulla scena nell’Alto Egitto quasi all’improvviso ma, in realtà, la sua presa di potere fu frutto di strategia militare, diplomazia e conoscenza scientifica in relazione soprattutto alla metallurgia dell’epoca del bronzo, alla distribuzione delle acque mediante la canalizzazione ed alla creazione di "chiuse" ed allo sviluppo dell’agricoltura.
Scorpione fu anche un Re-Guerriero e lo testimonia la straordinaria “Mazza da guerra” in calcare, proveniente dal sito di Jerancopoli, l’allora capitale del territorio e conservata al Museo di Oxford. Vi é anche raffigurato, però, il Sovrano nell'atto di compiere una Cerimonia Solenne durante la ripolitura di canali di irrigazione, dopo il ritiro delle acque che vi avevano  deposto il fertile limo.
Questo reperto costituisce, in sostanza, l’affermazione di Sovranità  da parte di Re Scorpione (questo nome gli è stato attribuito dagli storici a causa del geroglifico di scorpione inciso sulla mazza)  su tutto il territorio dell’Alto Egitto ( il Sud del Paese) e sulle popolazioni, compresi i nomadi che si spostavano di oasi in oasi.
Sara con lui che si comincerà  a delineare l'Egitto Faraonico.


Lo Scorpione non è certo il personaggio presentato nell’ultimo film, (dagli effetti speciali e dalle tante inesattezze storiche) ma è certamente una figura straordinaria.  Non si presenta come un principe o capo-clan, (numerosi, all’epoca), ma come un vero Monarca incoronato.
Non si limita a guerreggiare e conquistare popoli e territori, ma trasforma paludi e terre aride in terre coltivabili.  Controlla le piene del fiume, costruisce dighe, chiuse e canali,  favorisce lo sviluppo dell’agricoltura e della pastorizia, quello della lavorazione del legno e del metallo, della tessitura e della ceramica. Soprattutto del metallo: estrazione, lavorazione e trasformazione.
Lo Scorpione è, in verità, il primo grande Sovrano di un Egitto non ancora unificato.
Su di lui fioriscono molte leggende, leggende, che affondano le proprie radici in miti assai lontani, risalenti alla lotta fra i Seguaci di Horo e i Seguaci di Seth.   Si tratta di un mito (quello della lotta fra Horo e Seth) che trova riscontri nelle vicende storiche e cioè, nelle lotte con alterne vicende fra popolazioni dell’Alto e del Basso Egitto prima dell’unificazione dell’intero territorio.
Il mito.
Scorpione, il cui nome dovrebbe essere Selk-Hor (Selk, come Scorpione e Hor, come seguace di Horo), secondo la leggenda era figlio di un principe locale seguace di Horo e della dea Scorpione. Sterminata la famiglia a seguito di un’ennesimo scontro (o congiura) e scampato all’eccidio, il ragazzo venne allevato da un fedele servitore.
Valente guerriero e gran conoscitore della metallurgia, costui lo rese edotto dei “segreti della natura” e lo avviò alle armi, fino al momento della riscossa che lo renderà il protagonista dellinizio di una delle più straordinarie avventure dell'uomo... il resto è quel poco che si può dedurre dalle scoperte archeologiche.

nota:  chi volesse approfondire la storia di questo straordinario personaggio é rimandato alla lettura di:
"DJOSER e i Libri di Thot"  di Maria Pace
da richiedere in ogni libreria o reperibile su
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